Zona Euro: da crescita prestiti sostegno limitato per l’economia (analisti)
La crescita dei prestiti al settore privano non si tradurrà necessariamente in un incremento del Pil. A dirlo è Bert Colijn, analista di ING. A luglio l’indice elaborato dalla Banca centrale europea relativo i prestiti concessi al settore privato ha segnato un incremento del 3% annuo, contro il +2,9% precedente.
I prestiti alle istituzioni non finanziarie, in aumento del 4,1% annuo il mese scorso, non hanno fatto registrare variazioni su base mensile. “Si tratta di una crescita destinata ad offrire un sostegno limitato agli investimenti nell’economia”, rileva l’esperto, secondo cui “l’impulso creditizio rimane piuttosto debole”.
“Se da un lato è incoraggiante che la recente incertezza economica globale non si sia tradotta in un rallentamento nel tasso di incremento dei prestiti, questo non è sufficiente per dire che nei prossimi mesi assisteremo a un sostanziale aumento della crescita economica”.