WeWork: “Attività in Italia funzionano come sempre”
WeWork ha annunciato lunedì l’avvio di un processo di riorganizzazione strategica negli Stati Uniti e in Canada presentando una richiesta di protezione ai sensi del Capitolo 11 del Codice fallimentare statunitense.
“Le attività di WeWork in Italia non fanno parte di questo processo e rimangono business as usual”, ha precisato un portavoce della società. “In tutto il mondo continuiamo ad adottare misure proattive per rafforzare la nostra azienda, compresa la riduzione del nostro patrimonio immobiliare. WeWork è qui per restare e abbiamo intenzione di rimanere nella maggior parte dei mercati anche in futuro. La nostra attenzione si concentra sui nostri membri e sulla garanzia di continuare a offrire prodotti e spazi di prim’ordine per soddisfare le loro esigenze di lavoro in continua evoluzione”.
La società ha dunque chiarito che gli spazi WeWork rimangono aperti e operativi. La decisione di chiedere il Chapter 11 è volta ad “accelerare il piano strategico, affrontando in modo aggressivo i contratti di locazione e migliorando drasticamente il bilancio”, al fine di “essere ben posizionati per servire e investire a lungo termine nei nostri dipendenti, membri e proprietà.”
WeWork ha stipulato un Accordo di sostegno alla ristrutturazione (“RSA”) con i detentori che rappresentano circa il 92% delle sue obbligazioni garantite, per ridurre l’attuale debito finanziato della società di circa 3 miliardi di dollari. Inoltre, continuerà a lavorare con i locatori per contenere le spese di affitto e di locazione, esplorando anche strutture di locazione alternative.