Wells Fargo: utili in calo in III trimestre con più accantonamenti, banca sconta anche boom tassi mutui. Ma Fed fa da assist all’NII
La banca americana Wells Fargo ha annunciato di aver concluso il terzo trimestre dell’anno con utili in calo su base annua, a causa delle riserve che ha dovuto accantonare per far fronte al rischio di una crescita degli NPL.
La banca ha accantonato di fatto $784 milioni in riserve, dopo che, nel terzo trimestre del 2021, le aveva ridotte di $1,4 miliardi.
L’utile per azione si è attestato così a 85 centesimi per azione, contro gli $1,17 per azione dello stesso periodo dell’anno scorso, peggio degli $1,09 attesi dal consensus.
Il fatturato di Wells Fargo è invece salito a $19,5 miliardi rispetto ai $18,834 miliardi di un anno fa, meglio dei $18,775 miliardi previsti.
Il ceo Charlie Scharf ha spiegato che “la solida performance del business del terzo trimestre è stata colpita in modo significativo da perdite operative di un valore di $2 miliardi, o $0,45 per azione, legate ai costi legali, ai risarcimenti dovuti ai clienti e a questioni legate principalmente a una varietà di fatti avvenuti in passato”.
Il colosso americano, il più dipendente dal business dei mutui tra le sei principali banche americane, ha scontato anche la brusca caduta delle attività di vendita e rifinanziamento del settore, a causa del boom dei tassi sui mutui, volati oltre il 6%.
D’altro canto, i rialzi dei tassi avviati dalla Fed di Jerome Powell hanno permesso al gruppo di assistere a un balzo del NII, margine netto di interesse pari a +36%.