Wall Street sull’attenti in attesa minute Fed. Tesla +3% dopo upgrade Citi, Cathie Wood non basta a Coinbase
A Wall Street i futures sono in lieve rialzo, in attesa della pubblicazione delle minute della Fed, relative all’ultimo meeting del Fomc – il braccio di politica monetaria della banca centrale americana – , quando i tassi sui fed funds Usa sono stati alzati di 75 punti base per la quarta volta consecutiva, al nuovo range tra il 3,75% e il 4%, valore record dal 2008.
Alle 15.40 circa ora italiana, il Dow Jones e lo S&P 500 salgono dello 0,20% circa, mentre il Nasdaq avanza dello 0,36%.
Domani, giovedì 24 novembre, giorno in cui quest’anno negli Stati Uniti cade il Thanksgiving, Wall Street rimarrà chiusa, per poi riaprire il giorno dopo, dunque nel Black Friday, e chiudere in via anticipata alle 13 ora di New York.
Ieri chiusura positiva per la borsa Usa: il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo di 397,82 punti (+1,18%), a 34.098,10; il Nasdaq Composite ha guadagnato l’1,36% a 11.174,41; lo S&P 500 è avanzato anch’esso dell’1,36% a 4.003,58, chiudendo al di sopra della soglia di 4.000 punti per la prima volta da settembre.
“Il sentiment degli investitori rimane ottimista, e questo sta scatenando il rally di mercato – ha commentato alla CNBC
Eugene Profit, ceo di Profit Investments – Con il prossimo meeting della Fed alle porte (13-14 dicembre), crediamo che la banca centrale modererà probabilmente un po’ il suo linguaggio e che gli investitori vorranno rimanere ottimisti, ignorando i tanti ostacoli presenti nel mercato”.
L’effetto della Fed, tutta tesa a far rallentare l’economia, per provocare un dietrofront dell’inflazione, si sta facendo notare nel mercato del lavoro Usa:
la scorsa settimana il numero dei lavoratori americani che hanno presentato richiesta per ricevere i sussidi di disoccupazione è salito di 17.000 unità, a quota 240.000: si tratta di un valore più alto delle 225.000 unità attese dal consensus, e del record dallo scorso agosto. La media mobile in quattro settimane si è attestata a 226.750, oltre le 221.250 unità della settimana precedente.
Oggi è stato reso noto ancheil dato relativo agli ordini dei beni durevoli degli Stati Uniti, salito a ottobre dell’1%, molto meglio della crescita attesa dagli analisti, pari a +0,4%, e in forte ripresa dal +0,3% di settembre.
Esclusa la componente dei trasporti, gli ordini dei beni durevoli sono saliti dello 0,5%, meglio del trend invariato previsto dal consensus, e in forte recupero dalla flessione del mese precedente, pari a -0,5%, che è stata rivista tra l’altro al ribasso a -0,9%.
Tuttavia gli economisti ritengono che il trend sia destinato a rallentare, con gli effetti delle manovre restrittive della Fed destinati a diventare sempre più visibili.
Giù i tassi dei Treasuries Usa decennali che, in attesa delle minute della Fed, tornano a bucare la soglia del 3,8%, al 3,735%, mentre i tassi a due anni salgono fino al 4,531%.
Occhio alle dichiarazioni rilasciate dalla presidente della Fed di Kansas City Esther George, che ha detto che i tassi di interesse Usa potrebbero dover salire a livelli ancora più alti, in un contesto in cui la Federal Reserve si affanna a controllare l’inflazione e a tenere a bada le spese per consumi.
Tra le storie societarie di rilievo, bene Tesla, che avanza del 3%, beneficiando dell’upgrade degli analisti di Citi, che hanno alzato il rating da “sell” a “neutral”.
Focus sul titolo BYD, il produttore cinese di auto elettriche, sceso alla borsa di Hong Kong fin oltre il 2,5% dopo la notizia della decisione di Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett, di tagliare la propria partecipazione nel gruppo. Le azioni di BYD hanno chiuso la sessione in flessione dell’1,80%.
Buffett ha venduto 3,2 milioni di azioni BYD per un valore di 630 milioni di dollari di Hong Kong, (l’equivalente di $80,6 milioni), riducendo la partecipazione nella società al 15,99% dal 16,28% precedente.
Fa dietrofront rispetto ai rialzi in premercato Coinbase, il titolo della piattaforma di trading di criptovalute quotato sul Nasdaq, che continua a beneficiare del sostegno di Cathie Wood, fondatrice e ceo di Ark Invest. In premercato le quotazioni erano salite di oltre il 3%. In avvio di seduta, il titolo cede più dell’1%.
Per il titolo della piattaforma di criptovalute il 2022 è stato alquanto disastroso: le azioni del gruppo sono crollate YTD dell’82%, pagando la crisi che ha colpito le monete digitali e l’intera industria crypto, culminata di recente nella clamorosa bancarotta di FTX, piattaforma di Sam Bankman-Fried (SBF).