Wall Street: S&P 500 riparte da seduta migliore da fine luglio. E qualcuno ora dice: ‘cash is not trash’
Prosegue la spinta rialzista degli indici azionari Usa, dopo l’ottimo inizio di ottobre di Wall Street: alle 12.46 ora italiana, i futures sul Dow Jones balzano di 464 punti (+1,57%); i futures sullo S&P 500 avanzano dell’1,88% e quelli sul Nasdaq riportano un rally del 2,28%.
Il mese di ottobre è iniziato all’insegna del sentiment positivo o, comunque, all’insegna della voglia di recupero dopo il settembre da incubo.
Il Dow Jones ha terminato la prima sessione del mese di ottobre in rialzo di quasi 2,7%, o 765 punti, a 29.490,89 punti, riportando la seduta migliore dal 24 giugno scorso.
Lo S&P 500 è salito del 2,6% circa a 3.678,43 in quella che è stata la seduta migliore dal 27 luglio scorso, mentre il Nasdaq Composite ha messo a segno un rialzo di quasi il 2,3% a 10.815,43 punti.
Il trend positivo è stato sostenuto dal dietrofront dei rendimenti dei Treasuries, con quelli a 10 anni che continuano a fare dietrofront, scendendo oggi fino al 3,578%, in calo rispetto al record oltre il 4% testato la scorsa settimana. Sotto pressione anche i tassi dei Treasuries a due anni, che scivolano di ben 9 punti base, al 4,018%.
In un’ottica di investimento, attenzione al commento di Aninda Mitra, responsabile della divisione macro e di strategia degli investimenti in Asia presso BNY Mellon Investment Management.
Stando a quanto riporta il sito della Cnbc, Mitra fa notare che, di norma, in un contesto di inflazione che di per sé erode il valore della moneta, consigliare di posizionarsi sul cash non sarebbe un suggerimento appropriato.
Ma “probabilmente ora il cash non è più trash”, ha commentato l’economista, concordando sul fatto che, in una situazione di curva dei rendimenti dei titoli di stato Usa invertita, il cash e i Treasuries siano tornati ad apparire appetibili.
Mitra ha enfatizzato in particolare i benefici di detenere in portafoglio cash in dollari Usa. Da segnalare che il Dollar Index è salito in modo costante quest’anno, da 98 punti circa a un valore superiore a quota 111. A tal proposito, oggi l’euro si infiamma sul dollaro, balzando dello 0,73% a 0,9898.