Wall Street reduce da bagno di sangue post Fed, Dow Jones vicino al bear market. Futures indicano voglia di ripresa
Wall Street dà segnali di rimonta dopo il bagno di sangue della vigilia, che ha affossato gli indici azionari ai minimi degli ultimi anni, successivo alla decisione della Fed di Jerome Powell, il giorno prima, di alzare i tassi Usa di 75 punti base, al nuovo range compreso tra l’1,5% all’1,75%, nel tentativo di scongiurare nuove fiammate dell’inflazione Usa.
Il Dow Jones ha terminato la sessione di ieri in calo del 2,42%, o di 741,46 points, a 29.927,07, bucando la soglia di 30.000 punti per la prima volta dal gennaio del 2021. Lo S&P 500 è capitolato del 3,25% a 3.666,77. Il Nasdaq Composite ha segnato un tonfo del 4,08% a 10.646,10, capitolando al valore più basso dal settembre del 2020.
Lo S&P 500 e il Nasdaq sono scivolati ulteriormente nella fase di mercato orso, concludendo la sessione della vigilia a valori rispettivamente in flessione del 24% e del 34% rispetto ai loro precedenti record; il Dow Jones è a un passo dal bear market, a un valore inferiore del 19% dal record intraday assoluto testato il 5 gennaio di quest’anno.
Ha prevalso sui mercati la paura di una recessione in Usa, che molti economisti vedono quasi certa, a causa delle strette monetarie aggressive che la Fed si sta impegnando a portare avanti, per far scendere l’inflazione al target prefissato dalla banca centrale americana, pari al 2%.
Ma i futures Usa indicano una voglia di ripresa: quelli sul Dow Jones sono in rialzo alle 7.00 circa ora italiana dello 0,77%; quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,91% e quelli sul Nasdaq balzano di oltre l’1%.