Wall Street: mondo suona alert recessione, futures Usa accelerano al ribasso
A Wall Street futures Usa in ribasso, in linea con il trend negativo dell’azionario globale, che sconta i timori sull’arrivo di una recessione. Timori che hanno affossato la borsa Usa nella sessione di ieri, al punto che lo S&P 500 ha riportato la sessione peggiore dal 15 dicembre del 2022. L’indice è scivolato dell’1,56%, in una sessione caratterizzata da forti sell off.
Il Dow Jones è crollato di oltre 613 punti (-1,81%), mentre il Nasdaq Composite ha perso l’1,24%, interrompendo la scia rialzista delle sette sessioni consecutive. A pesare sugli indici di Wall Street, i sell sui titoli dei colossi bancari JPMorgan, Bank of America e Wells Fargo.
Il dato deludente relativo alle vendite al dettaglio degli Stati Uniti e il rallentamento dell’inflazione misurata dall’indice dei prezzi alla produzione hanno riacceso i timori di una recessione in arrivo negli States.
Le preoccupazioni sull’avvento di una recessione hanno provocato uno scivolone dei tassi dei Treasuries Usa a 10 anni, capitolati al minimo da settembre, al 3,33%. Alle 13.40 circa ora italiana, i tassi sui Treasuries rialzano la testa, salendo al 3,39%. I tassi a due anni viaggiano al 4,089%, dopo essere scesi di quasi un punto base alla vigilia.
Al momento i futures sui principali indici azionari Usa confermano il trend negativo di Wall Street, accelerando al ribasso: quelli sul Dow Jones scendono di oltre 200 punti, quelli sullo S&P 500 arretrano dello 0,77%, quelli sul Nasdaq segnano una flessione dello 0,80%.
Nel mese di dicembre, le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono scese dell’1,1%, peggio della flessione dello 0,8% attesa dal consensus degli economisti, in peggioramento rispetto al calo dello 0,6% di novembre.
Escludendo la componente delle vendite di auto, le vendite al dettaglio sono scese ancora dell’1,1%, riportando un trend decisamente peggiore del -0,4% stimato, e accelerando al ribasso in modo significativo rispetto alla flessione precedente, pari al -0,2%.
Escludendo le vendite di auto e di benzina, la flessione è stata dello 0,7%, rispetto al -0,2% precedente.
Sempre a dicembre, la crescita dell’inflazione degli Stati Uniti misurata dall’indice dei prezzi alla produzione ha rallentato il passo.
Il ritmo di crescita è stato pari al 6,2% su base annua, meno del +6,8% atteso dagli economisti.
La crescita del PPI precedente, relativa al mese di ottobre, è stata rivista al ribasso a +7,3% dall’aumento del 7,4% precedentemente comunicato.
Su base mensile, l’inflazione PPI è scesa dello 0,5%, molto oltre la flessione dello 0,1% prevista, rispetto al +0,2% del mese precedente.