Wall Street: la performance da inizio 2023 del Nasdaq, dello S&P 500 e del Dow Jones
Wall Street riapre oggi dopo essere rimasta chiusa nella giornata di ieri in occasione del Martin Luther King Day.
Il trend YTD (dall’inizio dell’anno 2023) della borsa Usa è positivo: in pole position il Nasdaq Composite, che beneficia degli acquisti da parte degli investitori delle azioni del settore hi-tech, alimentati dalla speranza che, per le azioni growth, il contesto migliori.
Dall’inizio del 2023, il Nasdaq è salito del 5,9%; i guadagni dello S&P 500 e del Dow Jones YTD sono pari rispettivamente a +4,2% e +3,5%.
Venerdì scorso il Dow Jones Industrial Average è salito di 112,64 punti (+0,3%), a 34.302,61; lo S&P 500 è avanzato dello 0,40% a 3.999,09, e il Nasdaq Composite ha messo a segno un progresso dello 0,71% a 11.079,16 punti.
Sia lo S&P 500 che il Nasdaq hanno riportato la loro seconda settimana consecutiva di rialzi e la migliore performance su base settimanale dallo scorso mese di novembre.
Il Nasdaq è stato l’indice che ha fatto meglio, balzando del 4,82%. Lo S&P 500 è avanzato su base settimanale del 2,67%, mentre il Dow Jones è salito del 2%.
La stagione delle trimestrali Usa è iniziata venerdì scorso con la pubblicazione dei conti dei grandi colossi bancari, che hanno presentato un outlook cauto, con i ceo che prevedono nella maggior parte dei casi l’avvento della recessione negli Stati Uniti.
Wells Fargo, che ha riportato utili praticamente dimezzati rispetto al trimestre dello stesso periodo dell’anno precedente, ha reso noto che si sta preparando a un’economia “che tenderà a peggiorare rispetto alle condizioni degli ultimi trimestri”.
JP Morgan ha battuto le attese, ma ha contestualmente avvertito di star procedendo a maggiori accantonamenti al fine di coprire eventuali crediti deteriorati (NPL), in quanto il suo scenario principale è quello di “una recessione moderata”.
Nel corso del quarto trimestre del 2022, JP Morgan ha provveduto ad accantonamenti in crescita del 49% rispetto al terzo trimestre.
Anche i ceo di Citigroup e Bank of America hanno detto di anticipare una “recessione moderata”.