Wall Street in punta di piedi in attesa di Powell. Kashkari (Fed) parla di rialzi tassi aggressivi
Wall Street in punta di piedi, mentre sale l’attesa per il discorso che sarà proferito oggi dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, all’Economic Club di Washington.
Powell, stando a quanto riporta Reuters, parlerà alle 12.40 pm ora di Washington, le 18.40 ora di New York.
Ieri il Dow Jones Industrial Average è sceso di 34,99 punti (-0,1%), in calo per la terza sessione consecutiva; lo S&P 500 ha perso lo 0,61%, mentre il Nasdaq Composite è arretrato dell’1%.
A pesare il balzo dei rendimenti dei Treasuries Usa: i tassi dei titoli di stato a 10 anni sono balzati ieri fino al 3,619%, record dal 10 gennaio scorso, mentre i rendimenti dei Treasuries a 1 anno sono volati fino al 4,841%, al record dal 6 gennaio scorso. Al valore massimo dal 6 gennaio anche i rendimenti dei Treasuries a due anni, scattati al 4,412%. Nell’attesa del discorso di Jerome Powell, i tassi dei Treasuries sono poco mossi.
Nel frattempo, intervistato dalla Cnbc, il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, ha detto che la crescita esplosiva dell’occupazione degli Stati Uniti, nel mese di gennaio, dimostra che la banca centrale Usa ha ancora un bel po’ di lavoro da fare nella sua battaglia per affossare l’inflazione.
Kashkari ha a tal proposito ammesso di ritenere tuttora che i tassi sui fed funds Usa debbano salire dall’attuale livello a cui sono stati portati mercoledì scorso, range compreso tra il 4,5% e il 4,75%, fino al 5,4%. La Fed, ha sottolineato Kashkari, non ha raffreddato l’inflazione al punto tale da poter “dichiarare vittoria”.
“Abbiamo un lavoro da fare. Sappiamo che alzare i tassi può
porre un freno all’inflazione – ha detto il banchiere, in un’intervista rilasciata alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc – Dobbiamo alzare i tassi in modo aggressivo per contenere l’inflazione, e dopo permettere alla politica monetaria di fare il suo lavoro”. Parole non confortanti, che riportano a Wall Street lo spettro di strette monetarie aggressive, in un contesto in cui l’economia americana continua a mostrarsi fin troppo solida.
I timori su nuovi rialzi dei tassi aggressivi sono stati rinfocolati con la pubblicazione, venerdì scorso, del rapporto no-farm payrolls.
Dal report occupazionale Usa è emerso che l’economia degli Stati Uniti ha creato il mese scorso ben 517.000 nuovi posti di lavoro, ben oltre la crescita di 185.000 nuove buste paga attesa dal consensus, e a un ritmo molto più forte anche rispetto ai 223.000 nuovi posti di lavoro creati a dicembre.
Alle 16 circa ora italiana, il Dow Jones cede lo 0,34%, lo S&P 500 arretra dello 0,17% e il Nasdaq segna una variazione pari a +0,05%.
La scorsa settimana, sono state proprio le parole di Powell a scatenare gli acquisti su Wall Street, con gli investitori che hanno dato una interpretazione dovish alle sue dichiarazioni.
Powell ha parlato nella conferenza stampa successiva all’annuncio del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che mercoledì scorso 1° febbraio ha reso nota la decisione di alzare i tassi di interesse Usa di 25 punti base, al nuovo range compreso tra il 4,5% e il 4,75%, record dall’ottobre del 2007.
Sul fronte societario, grande fermento su quello che sembra confermarsi il grande tema del 2023: l’intelligenza artificiale.
Nelle ultime ore Microsoft ha confermato il lancio di un evento, previsto per la giornata di oggi che, secondo alcune fonti, potrebbe essere collegato all’AI chatbot ChatGPT di OpenAI, su cui il colosso software Usa sta puntando.
Ieri Google ha lanciato ufficialmente la sua sfida a ChatGPT annunciando la propria chatbot Bard e il colosso cinese Baidu, noto anche come Google cinese, ha fatto lo stesso.
Alla borsa di Hong Kong il titolo Baidu è schizzato di oltre il 15%, volando ai record dalla metà di febbraio del 2022.
Alphabet, la holding di cui fa parte Google, segna un lieve rialzo dopo la perdita accusata ieri, nonostante l’annuncio dell’Ai chatbot Bard.
Il titolo Baidu, scambiato anche alla borsa di New York, vola dell’11%, mentre Microsoft avanza dell’1,83% circa.
Tornando al trend di Wall Street, Karl Chalupa, CEO of Gamma Investment Consulting, ha avvertito – stando a quanto ha riportato la Cnbc – che gli utili della Corporate America potrebbero peggiorare ulteriormente, a causa del rallentamento dell’economia nel corso dell’anno.
Chalupa ha fatto notare anche che, negli ultimi 60 anni, non c’è stato alcun recupero dal minimo testato dai mercati in fase di bear market se non con azioni tornate almeno al loro fair value.
“In media, i nuovi mercati tori sono arrivati quando le azioni erano sottovalutate del 25%”. E, “alle valutazioni attuali, lo S&P 500 dovrebbe scendere al di sotto della soglia di 3.500 punti per raggiungere il suo fair value. Inoltre, per un calo fino a -25% lo S&P 500 dovrebbe scendere vicino ai minimi testati durante il Covid, a 2.200”, ha fatto notare Chalupa.