Wall Street in balìa volatilità nel giorno delle quattro streghe. Goldman Sachs: rumor shock sui licenziamenti
La paura di una recessione non solo made in Usa ma in tutto il mondo continua a mettere sull’attenti Wall Street, dopo la carrellata di annunci arrivata da diverse banche centrali, come Fed, Bce e Bank of England.
La sessione odierna è caratterizzata anche dalla giornata delle “quattro streghe”.
In particolare Goldman Sachs ha calcolato che dovrebbero scadere 2,6 trilioni di dollari di opzioni sugli indici, l’ammontare più alto, “in rapporto alla dimensione del mercatto azionario, in quasi due anni”.
La volatilità va a braccetto con il sentiment negativo presente sui mercati.
Lo S&P 500 si prepara a terminare la settimana in calo dell’1% e dall’inizio di dicembre ha perso il 4,5%.
Alle 15.50 circa ora italiana, il Dow Jones cede più di 200 punti (-0,62%), mentre lo S&P 500 arretra dello 0,60%. Il Nasdaq limita i cali scendendo dello 0,15%.
Il colpo hawkish delle banche centrali, non solo della Fed di Jerome Powell, ma anche della Bce di Christine Lagarde, ha affossato gli indici azionari Usa e in generale globali già nella giornata di ieri. Oggi i sell fanno il bis.
Ieri il Dow Jones è crollato di 764,13 punti, -2,25%, riportando la peggiore performance in un giorno dal mese di settembre. Lo S&P 500 e il Nasdaq Composite sono scesi rispettivamente del 2,49% e del 3,23%.
A deprimere le borse Usa è la determinazione delle banche centrali a sfiammare l’inflazione anche a rischio di una recessione. L’incertezza in cui versa l’economia è confermata dall’annuncio di Goldman Sachs, il colosso bancario usa.
Secondo quanto riporta il sito della Cnbc, Goldman Sachs si appresterebbe a licenziare fino all’8% della sua forza lavoro
I tagli, ha detto la fonte, colpiranno tutte le divisioni della banca che ha sede a New York, e probabilmente saranno lanciati nel mese di gennaio.
A essere licenziati dovrebbero essere almeno 4.000 dipendenti. Il titolo Goldman Sachs arretra dell’1% circa a Wall Street.
Sul mercato dei Treasuries Usa, si mette in evidenza il rimbalzo dei tassi decennali, che salgono al 3,522%; i tassi dei Treasuries a due anni sono invece quasi piatti, al 4,254%.