Wall Street: futures giù. First Republic crolla di oltre il 20% dopo numeri depositi. Occhio a Tesla
A Wall Street futures in calo, dopo la sessione debole della vigilia.
In evidenza si mette il tonfo del titolo della banca regionale, che collassa nelle contrattazioni afterhours della borsa Usa di oltre il 20% dopo che l’istituto ha reso noto che, nel primo trimestre del 2023, i depositi sono crollati del 40% a quota $104,5 miliardi.
First Republic, che nel mese di marzo gli investitori hanno temuto essere la banca successiva a cadere dopo il crac di SVB – Silicon Valley Bank – ha reso noto che, dalla fine del primo trimestre dell’anno, il livello dei depositi si è stabilizzato.
L’ansia sul suo futuro, tuttavia, permane.
Ieri a Wall Street la cautela in vista della pubblicazione delle Big Tech Usa – tra cui Amazon, Meta, Alphabet – ha zavorrato il Nasdaq, sceso dello 0,29%. Il Dow Jones è invece salito di 66.44 punti, o dello 0,2%, mentre lo S&P 500 è rimasto pressocché invariato, in rialzo di appena +0,09%.
Il Nasdaq ha scontato anche l’effetto Tesla: ieri il titolo del colosso delle auto elettriche guidato dal ceo e fondatore Elon Musk ha ceduto il 3% circa, scivolando al minimo dalla fine di gennaio, e continuando a pagare la delusione dei mercati per i conti del primo trimestre.
Alle 8.40 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones cedono lo 0,18%, mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq arretrano dello 0,30%.