Wall Street: futures deboli, dalla Fed spiragli di speranza su rialzi tassi meno aggressivi
A Wall Street futures deboli, dopo la sessione positiva di ieri, che ha visto lo S&P 500 chiudere in progresso dello 0,87%, il Dow Jones salire di 56,22 punti (+0,17%), il Nasdaq balzare dell’1,45%.
La borsa Usa è stata sostenuta dalla pubblicazione dell’altro dato che ha confermato, di nuovo, lo smorzarsi delle pressioni inflazionistiche: l’indice dei prezzi alla produzione, sempre di ottobre. Buoni motivi per sperare che la Fed di Jerome Powell, a partire dal prossimo meeting del Fomc (il braccio di politica monetaria della banca centrale americana) previsto per la metà di dicembre, alzi i tassi sui fed funds in modo meno aggressivo, ce ne sono.
Tuttavia, l’inflazione Usa rimane ben lontana dal target del 2% a cui la Fed punta. Alcuni strategist indicano che, nel breve termine, soprattutto dopo il rally poderoso di Wall Street della scorsa settimana, la borsa Usa dovrebbe ritracciare: “Nel breve termine, il mercato è molto tirato ed è ora che faccia dietrofront e digerisca il rally”, ha commentato alla Cnbc Adam Sarhan, CEO di 50 Park Investments.
Una speranza su strette monetarie meno aggressive è arrivata comunque con le dichiarazioni rilasciate dalla presidente della Fed di Kansas City, Esther George.
“E’ possibile che i tassi di interesse debbano salire a livelli più alti, al fine di rallentare l’economia” (e dunque l’inflazione)”. George ha tuttavia aggiunto anche che “avrebbe senso ridurre l’intensità dei tassi, l’anno prossimo, con strette monetarie dello 0,25”.
La Fed di Jerome Powell ha alzato i tassi Usa, lo scorso 2 novembre, di 75 punti base, per la quarta volta consecutiva, portandoli dal range compreso tra il 3% e il 3,25% al nuovo range compreso tra il 3,75% e il 4%, valore record dal 2008.
Esther George ha avvertito in ogni caso che “la sfida reale è rappresentata dal pericolo di fermare le strette monetarie in modo prematuro”. In sostanza, ha detto la funzionaria della Fed, “abbiamo molto lavoro da fare”.
Mercati in generale sull’attenti dopo la notizia dei missili che hanno colpito la Polonia, provocando due vittime.
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha convocato subito una riunione di emergenza con i leader mondiali riuniti a Bali per la riunione del G20, entrata nel suo secondo giorno.
Sempre a Bali, si è tenuto un vertice tra la Nato e il G7. In un discorso proferito proprio a Bali, Biden ha poi detto che “le informazioni preliminari contestano” il fatto che il missile sia stato lanciato dalla Russia.
“Non voglio parlare fino a quando l’indagine non sarà completa. E’ comunque improbabile, guardando la traiettoria, che il missile sia stato lanciato dalla Russia, ma vedremo”.
Con il mondo sotto shock, il sentiment sui mercati non può che essere cauto: alle 12.40 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones e sullo S&P 500 riportano un rialzo, in media, dello 0,13%, a fronte del trend ingessato dei futures sul Nasdaq.
Sul mercato dei Treasuries Usa, i tassi a dieci anni rimangono sotto la soglia del 4%, in ribasso al 3,784, mentre i tassi a due anni sono piatti al 4,361%. Attesa per il dato retail Usa, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana.