Wall Street: Dow Jones scatta subito di oltre 250 punti. Focus su Tesla e M&A
Voglia di ripresa a Wall Street, dopo la settimana peggiore da marzo per gli indici Nasdaq e S&P 500, che sono scesi su base settimanale rispettivamente del 2,9% e del 2,3%.
Il Dow Jones è reduce da una flessione settimanale dell’1,1%.
Tra i titoli protagonisti della sessione odierna, Tesla, sotto pressione dopo la notizia relativa all’addio del direttore finanziario Zachary Kirkhorn, presente nel gruppo da 13 anni. Il colosso delle auto elettriche fondato e gestito da Elon Musk ha nominato al suo posto Vaibhav Taneja.
Occhio anche a Sovos Brands, che scatta di oltre il 25% dopo l’annuncio della sua acquisizione da parte di Campbell Soup.
Campbell pagherà $23 per ogni azione Sovos, che ha terminato la sessione di venerdì scorso a $18,02, valutando il gruppo circa $2,7 miliardi.
Alle 15.45 circa ora italiana, il Dow Jones scatta di 267 punti circa (+0,73%), a quota 35.411 punti.
Lo S&P 500 avanza dello 0,58% a 4.524 punti, mentre il Nasdaq mette a segno un rialzo dello 0,45% a quota 15.420,75.
Lo S&P 500 ha ceduto venerdì scorso lo 0,53%, a quota 4.478,03, mentre il Nasdaq Composite ha perso lo 0,36% a 13.909,24. Il Dow Jones Industrial Average ha lasciato sul terreno 150,27 punti (-0.43%), a quota 35.065,62.
Venerdì scorso la pubblicazione del report occupazionale Usa relativo al mese di luglio ha messo in evidenza una creazione di nuovi posti di lavoro pari a 187.000 unità, lievemente al di sotto dell’aumento di 200.000 buste paga atteso dal consensus.
Il dato è salito, sebbene in misura modesta, rispetto al rialzo di 185.000 unità di giugno, a fronte di un tasso di disoccupazione in calo al 3,5%, migliore del 3,6% previsto, e appena al di sopra del livello minimo dalla fine del 1969.
Focus sull’inflazione misurata dal salario medio orario, salita dello 0,4% su base mensile e del 4,4% su base annua, al di sopra rispettivamente dello 0,3% e del 4,2% stimati dagli analisti: valori che sicuramente hanno fatto rimanere sull’attenti la Fed di Jerome Powell.