Wall Street apre in profondo rosso nonostante interventi, prevalgono timori su impatti virus
Ondata di vendite in avvio di contrattazioni a Wall Street, nonostante gli interventi delle banche centrali e dei governi. Nei primi istanti di contrattazioni gli indici Usa si muovono in calo: il Dow Jones e l’S&P 500 cedono rispettivamente il 5,8% a 20.008 punti e il 5,5% a 2.388 punti, mentre il Nasdaq lascia sul terreno il 4,79 per cento. Intanto si attende la conferenza stampa annunciata via Twitter dal presidente Donald Trump. “Terrò una conferenza stampa oggi per discutere notizie molto importanti della FDA (Food and Drug Administration) riguardanti il virus cinese!”, scrive Trump che non ha specificato l’orario della conferenza.
Ieri la giornata è stata movimentata dai dettagli del piano di sostegno proposto dalla Casa Bianca da 1200 Mld$. Come sottolineano però gli strategist di Mps Capital Services, quello che aleggia è il timore che “le misure proposte potrebbero non bastare a bloccare gli effetti perversi del coronavirus, stanno evidentemente contribuendo stamattina al clima negativo sui mercati, dopo la corsa di ieri”.
In questo scenario di forti ribassi sui mercati, crolla anche il petrolio. Il Wti è precipitato sotto i 25 dollari per la prima volta dal 2002.