Vivendi, Vincent Bollorè in stato di fermo per sospetta corruzione in Togo e Guinea
Vincent Bollorè, presidente di Vivendi – azionista di maggioranza di TIM con una quota del 24% circa – che qualche giorno fa ha passato il testimone al figlio Yannick, è in stato di fermo a Nanterre. E’ quanto ha reso noto Le Monde, precisando che il motivo della custodia cautelare risiede nei sospetti di “corruzione di funzionari pubblici stranieri” in Africa.
In particolare, i sospetti riguardano le condizioni per l’ottenimento nel 2010 di due dei sedici terminali container gestiti dal gruppo Bolloré in Africa, di cui uno a Lomé, in Togo, e l’altro a Conakry, in Guinea.