Verbali BCE, l’elevata inflazione mette sotto pressione il Consiglio Direttivo
Nella riunione del 20-21 luglio a Francoforte, i membri del consiglio direttivo Bce sono parsi sempre più preoccupati per il rischio di un radicamento dell’inflazione su livelli elevati, rischio che ha portato i governatori ad anticipare tempi della stretta con un aumento dei tassi di 50 pb anzichè 25.
Lo rivelano le minute di quella riunione in cui si legge che nella discussione fra i membri del consiglio “é stato notato che vi erano segnali crescenti di una frenata delle attività economiche dell’area dell’euro che potrebbero estendersi al 2023”.
Le indagini Pmi – rilevano le minute – mostrano una perdita di velocità nella produzione sia nel manifatturiero che nei servizi.
Per quanto riguarda il manifatturiero, l’indice era sceso in territorio negativo “per la prima volta dalla metà del 2020”.
Nella prossima riunione dell’8 settembre a Francoforte la Bce é attesa a un nuovo rialzo che secondo le previsioni sarà ancora di 50 pb data le nuove fiammate dell’inflazione che si sta avvicinando a doppia cifra.
Da notare che secondo le minute alcuni governatori a luglio si erano espressi per un aumento di 25 punti base come pre-annunciato un mese prima nella riunione di Amsterdam ma la maggioranza dei governatori ha ritenuto urgente affrontare con maggiore decisione il pericolo inflazione.