UniCredit: quota potenziale in Mediobanca oltre il 10%, ma banca precisa: nessun obiettivo a titolo di stabile partecipazione
Altre novità dal fronte UniCredit, oltre a quella relativa al piano della banca guidata da Jean-Pierre Mustier di creare una subholding, con sede in Germania, che raccolga tutte le attività non italiane dell’istituto.
Il Sole 24 rende noto anche che Unicredit ha superato la soglia del 10% in Mediobanca “per la quale, se fosse votante, occorrerebbe l’autorizzazione Bce. In realtà -prosegue il quotiano di Confindustria – dalle comunicazioni Consob si evince che la partecipazione diretta con annessi diritti di voto è salita dall’8,4% all’8,848%, mentre quella potenziale arriva al 10,117%. Balla un 1,269% in derivati: c’è una posizione lunga dell’1,079% con consegna fisica di azioni a scadenza e una dello 0,19% con pagamento in contanti. La segnalazione a Consob risale al 27 giugno e UniCredit ha precisato che si tratta di posizioni derivanti da ordinarie operazioni con finalità di copertura del rischio”.
Il quotidiano di Confindustria riporta che “i derivati avrebbero scadenze comprese tra settembre 2019 e settembre 2022”. L’istituto ha fatto sapere che le operazioni che hanno comportato il superamento della soglia del 10% “in nessun modo sono dirette ad acquisire azioni Mediobanca a titolo di stabile partecipazione”.