UniCredit, Orcel: ‘Eurozona potrebbe riuscire a schivare recessione’. Tassi e Bce: il commento
Andrea Orcel, ceo di UniCredit, parla da Davos, in occasione del World Economic Forum, di Bce e tassi.
Ai microfoni della CNBC, l’amministratore delegato di Piazza Gae Aulenti ha riconosciuto che la Bce si è imbarcata in “un lavoro molto difficile”, che la vede costretta a cercare di sconfiggere la fiammata dell’inflazione con rialzi dei tassi di interesse, che rischiano tuttavia di affossare la crescita del Pil dell’area euro.
Nel commentare la natura dell’inflazione dell’Eurozona, Andrea Orcel ha fatto notare che “l’Europa è alle prese con un tipo di inflazione diversa rispetto a quella degli Stati Uniti”.
L’inflazione è, di fatto, ha sottolineato il ceo di UniCredit, “scatenata principalmente” dalle dinamiche che interessano “l’offerta di energia e di beni alimentari”.
“Di conseguenza – ha aggiunto il banchiere – quello che la Bce sta cercando di fare per affrontare l’inflazione è far scendere il resto della domanda, ma ovviamente questo ha un impatto sproporzionato, chiamiamolo così, sull’economia, al di là di queste commodities”.
Orcel ha aggiunto che, visto che è necessario un po’ di tempo affinché i rialzi dei tassi facciano sentire i loro effetti sull’economia, e considerando tutto il resto, “noi eravamo preoccupati del fatto che un rialzo notevole oltre il 2%
avrebbe potuto dispiegare effetti indesiderati avanti nel tempo”.
Detto questo, secondo Orcel dagli ultimi dati emerge che l’economia dell’area euro potrebbe riuscire a schivare la recessione.
Il nostro “scenario era quello di una recessione lieve per quest’anno, ma da allora, se guardiamo a tutti gli indicatori, intravediamo rischi al rialzo, dunque stiamo guardando a qualcosa che potrebbe essere anche uno scenario di nessuna recessione”, ha detto l’AD di UniCredit, parlando da Davos, dove è in corso il World Economic Forum (WEF).