UniCredit, Orcel: Draghi ha capacità enorme di fare le cose. Detto questo le elezioni restano essenza democrazia’
Il numero uno di UniCredit, Andrea Orcel, commenta la crisi di governo italiana che ha portato Mario Draghi a rassegnare le dimissioni e l’Italia a prepararsi alle elezioni anticipate del prossimo 25 settembre.
In una intervista rilasciata a La Repubblica, il numero uno di Piazza Gae Aulenti ha ribadito quanto detto ieri, in occasione della presentazione della trimestrale della banca:
“Certo il timing non è stato ideale. Inoltre Mario Draghi ha una credibilità enorme, e capacità enorme di fare le cose. Detto questo, si va alle elezioni, che restano l’essenza della democrazia”.
Ieri UniCredit ha diffuso i conti del secondo trimestre, da cui è emerso un utile netto di 2,010 miliardi, in forte aumento su base trimestrale e in rialzo del 94,5 per cento su base annua.
L’utile netto post AT1 and cashes è stato pari a 1,818 miliardi, rispetto agli 830 milioni attesi da Equita SIM, ai 908 milioni previsti dal consensus, agli 1,034 miliardi del secondo trimestre del 2021, e dopo i 247 milioni di utile netto del primo trimestre del 2022.
Il margine di interesse è stato a 2,484 miliardi, in crescita dell’8% su base trimestrale, e del 13% su base annua, rispetto ai 2,338 miliardi attesi e i 2,331 miliardi del consensus. Gli analisti di Barclays avevano previsto un margine netto di interesse di a un valore simile, pari a 2,344 miliardi, nel secondo trimestre dell’anno.
Il fatturato totale di UniCredit si è attestato a 4,780 miliardi, in calo del 5% su base trimestrale e del 9% su base annua, rispetto ai 4,492 miliardi attesi da Equita e i 4,493 miliardi stimati dal consensus. Barclays aveva previsto un valore del fatturato totale di 4,488 miliardi, mentre gli analisti di Banca Akros avevano stimato un fatturato totale per UniCredit, nel secondo trimestre dell’anno, pari a 4,5 miliardi di euro.