News Notizie Notizie Italia Unicredit: al via raccolta di fondi tra i dipendenti per gli ospedali impegnati nella lotta coronavirus

Unicredit: al via raccolta di fondi tra i dipendenti per gli ospedali impegnati nella lotta coronavirus

13 Marzo 2020 11:53

Anche Unicredit, come diverse altre banche, istituti e imprese, ha deciso di attivarsi per sostenere finanziariamente l’emergenza coronavirus. “Alla luce della sfida senza precedenti che il sistema sanitario italiano sta affrontando, a causa della pandemia di Covid-19, UniCredit ha avviato un’iniziativa di raccolta fondi a livello di gruppo per sostenere tre degli ospedali italiani più coinvolti nell’attuale battaglia contro questo nuovo coronavirus, sia in termini di assistenza ai pazienti sia di ricerca scientifica”, ha annunciato oggi l’istituto di piazza Gae Aulenti. Ogni euro donato dai dipendenti genererà un contributo aggiuntivo da parte di UniCredit Foundation di 10 euro, fino a un totale di 1 milione di euro dedicato a questa iniziativa.

“Questa iniziativa nasce dal forte desiderio di molti colleghi dell’intero Gruppo di fare qualcosa di concreto insieme per aiutare chi ora ne ha un grande bisogno – ha detto Jean Pierre Mustier, CEO di UniCredit – Questa raccolta fondi, aperta a tutti i dipendenti del Gruppo, ha lo scopo di sostenere e mostrare riconoscenza al personale medico in Italia che sta lavorando instancabilmente per la cura dei pazienti affetti dal nuovo coronavirus e per aiutare i ricercatori scientifici a sviluppare nuove soluzioni”.

Gli ospedali e gli istituti di ricerca che riceveranno il supporto da partedi Unicredit sono lo Spallanzani di Roma, il Sacco di Milano e il Policlinico San Matteo di Pavia.

Questa iniziativa si aggiunge alla recente decisione di UniCredit Foundation di donare 200.000 euro a favore della Fondazione Ca’ Granda di Milano, con l’obiettivo di creare una nuova unità ospedaliera infettivologica e di supportare il progetto di ricerca infettivologica per migliorare la prevenzione e l’efficacia delle cure contro il coronavirus.