Un “tesoretto” da 7 miliardi per convincere Bruxelles (La Repubblica)
Con un giorno di ritardo rispetto alla normativa, che impone di varare l’assestamento di Bilancio entro fine giugno, oggi il consiglio dei ministri varerà il ddl di metà anno che accerta se si sono verificate le spese o le entrate previste all’inizio dell’anno. Stavolta, come riferisce La Repubblica, il primo semestre induce a pensare che sia andata meglio del solito: a conti fatti potremo scendere dal 2,4 per cento del Pil stimato nel Def di aprile al 2,1 per cento. Sostanzialmente, tra maggiori entrate e minori spese, avremmo ricavato circa 7 miliardi.
Il tesoretto, che potrebbe evitare all’Italia il “cartellino rosso” dell’Europa sul nostro debito, verrà soprattutto dai maggiori introiti Iva per la lotta all’evasione dovuta alla fatturazione elettronica, dal maggior dividendo “imposto” alla Cdp (circa 800 milioni), ai maggiori utili derivati dalla Banca d’Italia (soprattutto per l’azione di acquisto dei titoli di Stato nell’ambito del quantitative easing della Bce).
Inoltre, prosegue l’articolo di Repubblica, si conta di indicare le minori spese per reddito di cittadinanza e quota 100 il cui stanziamento era stato sovradimensionato dalla Ragioneria per prudenza a 11 miliardi e che invece costeranno di meno.