UBS: utile II trimestre delude attese, AD Hamers parla di ‘uno dei trimestri più sfidanti per gli investitori dell’ultimo decennio’
Il colosso bancario svizzero UBS ha annunciato una trimestrale che ha deluso le attese degli analisti sul fronte degli utili.
Focus sulle dichiarazioni del ceo Ralph Hamers, che ha lanciato un avvertimento sui “tempi incerti” che caratterizzano i mercati.
“Il secondo trimestre (del 2022) è stato, per gli investitori, uno dei periodi più sfidanti degli ultimi 10 anni. L’inflazione continua a essere elevata, la guerra in Ucraina continua, così come continuano le severe misure anti-Covid in alcune aree dell’Asia. In questi tempi incerti, i nostri clienti fanno affidamento al nostro potente ecosistema per destreggiarsi nei mercati e investire nel lungo periodo”.
UBS ha annunciato di aver riportato un utile netto attribuibile agli azionisti di $2,11 miliardi, al di sotto delle attese degli analisti raccolte dalla banca, pari a $2,4 miliardi.
Il trend è comunque in rialzo del 5% rispetto ai $2 miliardi del secondo trimestre del 2021, quando la divisione di wealth management aveva riportato una forte guadagno, e segue la solidità che ha caratterizzato il primo trimestre, quando la banca elvetica ha incassato un utile netto di $2,136 miliardi.
Il fatturato totale si è attestato a $8,917 miliardi, meglio degli $8,897 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.
L’RTE (Return on tangible equity) è migliorato dal 15,4% del secondo trimestre del 2021 al 16,4%. Il CET 1 ratio è sceso tuttavia al 14,2% dal 14,5% dello stesso periodo dell’anno scorso.