UBS raddoppia utili in IV trim. Ma non centra target chiave 2019 su Cet1 e cost-income
UBS Group, colosso bancario svizzero e tra i principali gestori di ricchi patrimoni al mondo, non è riuscita a centrare i target di bilancio stabiliti per il 2019, nonostante il forte balzo degli utili netti nell’arco del quarto trimestre. I risultati di bilancio sono stati diffusi in un momento in cui la banca lavora per rinnovare le proprie divisioni di investment bank e di wealth management, nell’ambito di un piano che tende alla riorganizzazione del suo business.
Nel quarto trimestre del 2019, gli utili netti sono saliti a $722 milioni, più del doppio rispetto ai $315 milioni del quarto trimestre del 2018 e meglio dei $632 milioni di profitti netti attesi dal consensus. Gli utili operativi sono saliti dell’1%, a $7.05 miliardi.
Nell’intero 2019, gli utili netti si sono attestati a $4,3 miliardi, mentre quelli operativi a $28,89 miliardi.
UBS non è riuscita però a centrare target chiave, come quello sul ritorno sul CET1 che era stato fissato attorno al 15% e quello sul ratio cost-income (costi-ricavi) su base adjusted stimato al 77% circa. I due valori si sono rispettivamente attestati, invece, al 12,4% e al 78,9%.
Per il periodo compreso tra il 2020 e il 2022 period, la banca punta ora a un ritorno sul CET1 tra il 12% e il 15% e su un ratio costi-ricavi tra il 75% e il 78%. Inoltre, “UBS intende aumentare i suoi dividendi per azione di $0,01 all’anno e di garantire maggiori ritorni di capitale attraverso riacquisti di azioni (operazioni di buyback).