Ubi Banca gela ambizioni di Carlo Messina, grandi soci dicono no a Ops Intesa SanPaolo
I grandi soci di Ubi Banca hanno detto no all’offerta pubblica di scambio presentata da Intesa SanPaolo.
“Gli azionisti riuniti nel Car ritengono di dover tutelare, al contempo, il loro investimento e la Banca con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un progetto di medio e lungo termine”, si legge nella nota diramata dai grandi soci al termine della riunione di urgenza,.
“Ubi è una banca sana, stabile, redditizia, ben gestita per competenze e risorse umane, competitiva e riconosciuta sul mercato di riferimento, realtà centrale per il sistema socio-economico del Paese”.
Il patto di consultazione Car detiene il 18% del capitale di Ubi Banca.
Il patto, di cui possono fare parte azionisti che abbiano almeno l’1% del capitale di Ubi, è composto da Fondazione Crc (5,908%), Fondazione Banca del Monte di Lombardia (3,95%), Polifin e famiglia Bosatelli (2,85%), Next Investment (famiglia Bombassei, 1,005%), P4p Int e famiglia Pilenga (1,001%), Radici Group e famiglia Gianni Radici (1,047%), Scame e famiglia Andreoletti (1,011%) e Upifra (famiglia Beretta).