Turchia: annullato voto di marzo, nuove elezioni il 23 giugno. Lira tocca i minimi da sette mesi
La lira turca tocca il punto più basso quest’anno crollando fino a 6,1944 sul dollaro. A scuotere i mercati la decisione della Commissione elettorale suprema della Turchia di annullare le elezioni amministrative che avevano sancito la vittoria dell’opposizione a Istanbul.
Il Partito AK del presidente Erdogan, lo scorso 31 marzo, aveva perso per una manciata di voti sancendo la vittoria del principale partito di opposizione, il partito popolare repubblicano Chp, riuscito ad affermarsi in diverse città tra cui Ankara e Istanbul, mettendo fine a 15 anni consecutivi di potere dell’Akp, il partito di Governo.
Ma Erdogan non si è dato per vinto e il suo partito si è appellato alla Commissione elettorale denunciando brogli. Richiesta, alla fine, accolta. L’ex primo ministro Binali Yildirim sarà di nuovo candidato sindaco del partito AK il 23 giugno contro il candidato dell’opposizione Ekrem Imamoglu.
Alla notizia delle nuove elezioni, la lira turca ha toccato i minimi di sette mesi mentre gli investitori spaventati sono fuggiti da quello che molti hanno descritto come un mercato troppo vulnerabile all’intervento politico e che soffre di riserve valutarie deboli, un ampio deficit delle partite correnti e tensioni crescenti con gli Stati Uniti. Una nuova elezione è prevista per il 23 giugno. “Gli investitori stranieri sono ancora una volta preoccupati per l’accresciuta instabilità politica, innescando fughe di capitali verso i rifugi percepiti come sicuri. Questa situazione rinnoverà anche le preoccupazioni per quanto riguarda l’indipendenza e la credibilità delle istituzioni turche”, ha dichiarato alla CNBC Agathe Demarais, direttore globale delle previsioni dell’Economist Intelligence Unit.