Tria: problema non è UE ma mercato che detiene nostro debito, tagli a spesa per evitare aumento IVA
Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, torna a parlare di Iva e fa capire che la strada maestra per evitare gli aumenti previsti dalle clausole di salvaguardia è quella dei tagli alla spesa pubblica e non di ulteriori azioni a deficit. “Niente drammi sull’Iva: il bilancio dello Stato è di circa 800 miliardi di euro, la politica decida come usarli”, dice Tria nell’intervista pubblicata oggi da Il Fatto Quotidiano, aggiungendo: “Ridurre le tasse, tagliare la spesa e ritoccare l’Iva? Qualcosa va fatto. Non è possibile abbassare le tasse, far crescere la spesa e tenere l’Iva ferma. In passato l’hanno fatto e adesso ne facciamo i conti”. In merito alla possibile svolta nell’Ue dopo le elezioni politiche di maggio, che secondo Salvini farà rientrare il problema dell’aumento dell’IVA, TRia sottoliena come il problema “non sono i burocrati di Bruxelles, ma è il mercato che possiede il nostro debito”.