Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dal petrolio. Piazze cinesi ancora giù su tensioni interne
L’azionario asiatico si è mosso in ordine sparso questa mattina. Da una parte la Borsa di Tokyo ha chiuso con un progresso dello 0,40% a 21.116.89 punti, sostenuta dalle quotazioni del petrolio che si è riaccesso dopo l’attacco alle due petroliere nello stretto di Hormuz. Al di fuori degli energetici, tra i titoli si è messo in evidenza Sony con un balzo di circa 3 punti percentuali dopo che il fondo azionista Third Point ha avanzato l’ipotesi di una scissione delle attività del gruppo.
Negative invece le piazze cinesi, con Shanghai che lascia sul parterre lo 0,87% e Hong Konk che cede lo 0,66%. Qui prosegue la protesta in piazza contro la legge di estradizione. Sullo sfondo rimane anche la questione commerciale. Cresce infatti l’attesa per il G20 in Giappone del 28 e 29 giugno, occasione in cui il presidente americano Donald Trump intende incontrare il suo omologo cinese Xi Jinping per riprendere a negoziare un accordo commerciale.