Tim: oggi cda con scontro Vivendi ed Elliott per la governance
Seduta poco mossa quella odierna per Telecom Italia con il titolo che cede lo 0,5%, tornando sotto i 50 centesimi, in un mercato in ribasso (Ftse Mib in calo dell’1,3%).
Gli investitori sono in attesa degli esiti del cda odierno che si riunirà per deliberare in merito alla revoca di cinque amministratori nominati nella lista del fondo attivista Elliott (Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Dante Roscini e Paola Giannotti de Ponti) e la nomina di altri cinque proposti da Vivendi (Franco Bernabè, Rob van der Valk, Flavia Mazzarella, Gabriele Galateri di Genola e Francesco Vatalaro).
Vivendi, primo azionista di Tim con una quota di quasi il 24%, è quindi pronto ad un nuovo faccia a faccia con Elliott per tentare un nuovo ribaltone nella maggiore tlc italiana. Il gruppo francese ha però il timore che il cda convochi l’assemblea degli azionisti per la nomina dei consiglieri molto più in là rispetto alla prima data utile (che sarebbe quella di metà febbraio visto che serve un preavviso di 30 giorni) o addirittura non ne convochi nessuna ritenendo che basti quella già fissata per approvare i risultati al 31 dicembre 2018 in agenda l’11 aprile.
Nei giorni scorsi Vivendi ha già puntato il dito contro Elliott, accusando i membri del cda di Tim, appartenenti alla lista del fondo Usa, di mettere in campo altre “tecniche dilatorie” dopo quella del consiglio del 21 dicembre convocato per analizzare la correttezza delle richieste dei francesi, ma che non ha portato a nessuna decisione.
Si segnala infine che, dal 4 maggio 2017, data dell’assemblea che ha segnato il ribaltone a favore di Elliott con la nomina di 10 consiglieri su 15, il titolo Telecom Italia ha perso oltre il 41%.