Theresa May offre a Parlamento UK scelta di votare su no-deal Brexit ed estensione Articolo 50
Intervenendo alla Camera dei Comuni del Regno Unito, la premier Theresa May ha riconosciuto la necessità che la data in cui dovrebbe essere concretizzata la Brexit, fissata al prossimo 29 marzo, venga rimandata.
May non ha fatto riferimento ad alcuna data specifica, affermando che preferirebbe che il rinvio fosse il più breve possibile. Da segnalare che, se la data venisse posticipata oltre la fine di giugno, i cittadini britannici si ritroverebbero a partecipare a fine maggio alle elezioni europee.
La premier ha offerto ai parlamentari la scelta di esprimersi sulla prospettiva di un no-deal Brexit e sull’estensione dell’Articolo 50.
Westminster si esprimerà inizialmente sulla proposta sulla Brexit rivista dal governo May -dopo la bocciatura dello scorso 15 gennaio – entro il prossimo 12 marzo.
Se la proposta sarà nuovamente rigettata, entro il 13 marzo i parlamentari voteranno una mozione che chiederà il loro “consenso esplicito” alla prospettiva di una ‘no-deal Brexit”, come ha confermato la stessa May.
Se i parlamentari dovessero bocciare questa mozione, il prossimo 14 marzo verrà presentata alla Camera dei Comuni un’altra mozione, che offre l’opzione di “una estensione breve e limitata dell’Articolo 50” al di là del 29 marzo.
C’è da dire che l’estensione dell’Articolo 50, per essere davvero operativa, avrebbe bisogno del sì dell’Unione europea.