Tesla: titolo ancora KO, paga rumor Cina con -5% a Wall Street. In un mese crollo -35%
Titolo Tesla, niente da fare. Le quotazioni del colosso delle auto elettriche fondato e gestito da Elon Musk, diventato da poco anche proprietario e AD di Twitter, continuano a crollare, scivolando di oltre il 5% nelle contrattazioni del premarket di Wall Street.
Oggi pesano le indiscrezioni riportate da Reuters e dal Wall Street Journal nel fine settimana, secondo cui il gigante EV avrebbe deciso di estendere la sospensione della produzione nella sua fabbrica di Shanghai.
La decisione, stando a fonti vicine al dossier, sarebbe legata al balzo dei casi di Covid in Cina, che si sta verificando dopo la scelta del governo di Pechino di ritirare parte delle restrizioni imposte fino a qualche settimana fa, nell’ambito della sua politica zero Covid. Una scelta che il paese sta pagando cara, con il balzo delle infezioni e anche dei decessi, in assenza di una politica alternativa a quella della tolleranza Zero nei confronti della pandemia.
I cali del titolo Tesla contrastano con il trend dei futures a Wall Street: alle 13.50 ora italiana circa, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,57%, i futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,49%, mentre i futures sul Nasdaq segnano un rialzo dello 0,23%.
Il titolo Tesla si appresta a concludere l’anno peggiore della sua storia, con un tonfo superiore al 60%, scontando quella che alcuni ritengono essere la distrazione del ceo Elon Musk, troppo impegnato a gestire la sua nuova società Twitter.
Diversi strategist spiegano invece il tonfo con il calo della domanda delle auto elettriche Tesla, dovuto alla crisi economica in corso. Nell’ultimo mese, TSLA ha sofferto un tonfo di ben il 35%.