Tesla in caduta libera a Wall Street dopo downgrade Wedbush: ‘Musk si concentri su business invece che pensare a sci-fi’
Tesla scivola del 7% circa a Wall Street scontando, oltre al clima negativo presente sui mercati globali, anche la decisione dell’analista Daniel Ives di Wedbush di tagliare il target price sul titolo da 275 a 230 dollari.
Ives motiva il downgrade con la presenza di “importanti preoccupazioni” riguardo al piano di crescita del colosso delle auto elettriche fondato da Elon Musk, così come anche con l’incertezza sulla domanda Usa del modello Model 3.
“Con una situazione da codice rosso in cui si trova Tesla, Musk & Co si stanno espandendo nei settori delle assicurazioni, dei robotaxi, puntando su altri progetti/sforzi sci-fi, quando la società avrebbe bisogno piuttosto di concentrarsi per risollevare la domanda core per il suo Model 3, semplificando il proprio modello di business e la struttura dei costi, visto che gli ostacoli abbondano”, ha scritto Ives in una nota agli investitori.
Immediato l’impatto sul titolo che, dopo aver chiuso la sessione di venerdì scorso a $211,03, è scivolato sotto la soglia di 200 dollari per la prima volta dal dicembre del 2016.
Da segnalare che, dall’inizio dell’anno, le quotazioni di Tesla sono crollate di oltre il 40%.
Ives ha affermato che per Tesla, riuscire a centrare il suo target di produzione, sarà “una fatica di Ercole”.
Il gruppo ha reso noto produrrà tra i 360.000 e i 400.000 veicoli entro la fine dell’anno. Tuttavia l’analista di Wedbush ritiene che “nel miglior scenario possibile”, la produzione si attesterà tra le 360.000 e le 400.000 unità, a fronte di un outlook più probabile di una produzione di 340.000-355.000 unità.