Telecom Italia: Sanasi D’Arpe, lo Stato deve tornare ad essere propulsore del mercato
Bene l’ingresso di Cdp in Telecom Italia. È il parere di Vincenzo Sanasi d’Arpe, docente di Diritto dell’economia, tra i massimi esperti italiani di gestione delle crisi e del risanamento d’impresa e fortemente critico sulle privatizzazioni portate avanti in Italia: “Le privatizzazioni non sono state la panacea per l’economia italiana e il ritorno a una presenza più strutturata dello Stato nell’economia non significa volgere lo sguardo al passato ma guardare responsabilmente al futuro”. Intervenendo nel dibattito intorno all’ingresso della Cassa Depositi e Prestiti nell’azionariato di Tim, Sanasi d’Arpe rigetta le accuse di ingerenze dello Stato nella vicenda di un’impresa privata, ricordando che “prima della privatizzazione Telecom era una delle poche grandi aziende di telecomunicazioni d’Europa, mentre dopo il passaggio ai privati è stata assolutamente ridimensionata”.
“Credo sia giusto riconoscere – argomenta Sanasi d’Arpe – che le privatizzazioni sono state un affare per i privati, ma spesso hanno rappresentato una riduzione di ricchezza pubblica e di posti di lavoro, e dunque mi auguro che lo Stato intenda intervenire a sostegno del mercato.”. Sanasi d’Arpe avalla posizioni economiche keynesiane sul ruolo dello Stato: “occorre tornare a una presenza diversamente configurata e più strutturata dello Stato nell’economia, per innescare circuiti virtuosi”.