Tassi: rialzo di 25 punti base per la FED, 50 per la BCE. Cosa aspettarsi dai meeting secondo T.Rowe Price
Una settimana importante è quella attuale con i summit delle banche centrali all’attenzione degli investitori. Si inizia oggi con la Federal Reserve e domani con la Bce. Cosa aspettarsi si chiedono gli analisti di T.Rowe Price.
Secondo Blerina Uruci, Chief US Economist, in merito all’annuncio di oggi della Fed in tema di politiche monetarie, ci aspettiamo: “1) un rallentamento nel ritmo dei rialzi a 25pb (dai 50 di dicembre); 2) Una ripetizione del messaggio sui dot-plot di dicembre: i tassi dei Fed Fund raggiungeranno il picco sopra al 5% e non ci saranno tagli quest’anno; 3) Powell parlerà in modo più esplicito del recente rallentamento dell’inflazione rispetto a dicembre, ma enfatizzerà anche la necessità di un’inflazione più bassa affinché sia sostenibile su un periodo più lungo; 4) La Fed avrà una funzione di reazione più ampia, basata su tenuta del mercato del lavoro, inflazione e crescita (nel 2022 l’unico punto era l’inflazione). Se i dati si riveleranno all’altezza delle mie aspettative, questo scenario getterà le basi per una svolta dovish nel corso dell’anno”. “Più in generale nel 2023 mi aspetto un tasso terminale al 5% con il rischio di un piccolo superamento e tagli di 75 pb nel quarto trimestre, quando l’economia entrerà in recessione” continua l’esperta che conclude “lo scenario più probabile è un rialzo di 25pb a febbraio, di altri 25pb a marzo e un possibile ulteriore rialzo di 25pb a maggio, se i dati lo consentiranno. Per prezzare un tasso terminale del 6% o superiore saranno necessarie una nuova accelerazione dell’inflazione e prove convincenti che escludano una recessione”.
Passando alla BCE, Tomasz Wieladek, Chief European Economist di T. Rowe Price, si aspetta “un rialzo di 50 punti base e una comunicazione da falco. I dati recenti, sia sul fronte dell’inflazione CPI core che su quello dell’attività economica, hanno sorpreso al rialzo rispetto a dicembre e supportano una comunicazione più falco sui futuri rialzi. Sebbene il rialzo di 50pb sia già prezzato, vedo un rischio crescente che il picco del tasso di deposito si riveli più alto di quanto previsto oggi dai mercati”. “In poche parole, la BCE guarderà oltre la debolezza dei dati sulla produzione tedesca del quarto trimestre e si concentrerà invece sull’inflazione CPI. A nostro avviso, possiamo aspettarci una BCE super-falco alle prossime due riunioni” continua l’analista.