Stm soffre il taglio outlook vendite della tedesca Siltronic e allarme Huawei
Seduta da dimenticare per Stm che cede il 2,2% a 13,76 euro, registrando la peggior performance fra i titoli del Ftse Mib che avanza dell’1,3%. Il colosso italo-francese dei microchip sconta la cattiva intonazione del settore dopo che ieri la tedesca Siltronic ha tagliato l’outlook sulle vendite dell’esercizio in corso.
Siltronic è un fornitore di wafer di silicio, fette di materiale semiconduttore impiegate nella realizzazione di chip. L’azienda, che ha una quota di mercato globale del 15% dei wafer, ha ha ridotto la guidance 2019 di fatturato del 5% su base annua (calo fra 10%-15% vs precedente calo fra 5%-10%) e continua a vedere un rallentamento nel settore a causa delle incertezze geopolitiche e, in particolare, delle restrizioni applicate dall’amministrazione statunitense nei confronti delle aziende cinesi. A Francoforte il titolo Siltronic è crollato (-13,1%).
Il taglio delle stime di Siltronic segue quello dei giorni scorsi della statunitense Broadcom, che ha abbassato le previsioni sul fatturato del 2019 da 24,5 a 22,5 miliardi di dollari, in scia alle persistenti tensioni commerciali fra Usa e Cina, che potrebbero limitare la ripresa della domanda attesa per la seconda metà dell’anno.
Il conflitto peserà soprattutto sul Huawei. Il ceo del colosso cinese delle telecomunicazioni ha detto ieri che le vendite dei propri smartphone all’estero sono calate del 40% e ha stimato un impatto di 30 miliardi di dollari sul fatturato di quest’anno e del 2020 a causa delle restrizioni imposte dagli Stati Uniti.
“Huawei è uno dei primi 10 clienti di Stm e stimiamo che pesi fra il 2% ed il 3% delle sales mentre riteniamo che Siltronic sia uno dei fornitori di silicio di Stm” sottolineano gli analisti di Equita.