Stati Uniti: inflazione stimata in aumento, per la Fed altre tre strette
A marzo il tasso di inflazione ‘core’, quello calcolato al netto delle componenti più volatili, è passato dall’1,8 al 2,1 per cento mentre l’indice generale è salito dal 2,2 al 2,4%.
“Con un dollaro debole che spingerà al rialzo i prezzi nei prossimi mesi (e in un contesto di economia in salute in cui le aziende sono in grado di trasferire costi crescenti sui consumatori), riteniamo che l’inflazione core continuerà a registrare rialzi nel corso dell’anno”, ha commentato James Smith di ING.
E, in un contesto caratterizzato da retribuzioni in crescita, “riteniamo –continua l’esperto – che sia sempre più probabile che la Fed alzi il costo del denaro altre tre volte nel corso del 2018”.