Snap crolla dopo risultati bilancio. Titolo -20%, precipita al nuovo minimo storico
Tonfo per le quotazioni di Snap, che crollano a Wall Street di oltre -20%, ai nuovi minimi di sempre, attorno a $11,30, scendendo al di sotto del precedente minimo che era stato testato lo scorso 11 agosto, a $11,77.
A provocare le vendite, la pubblicazione dei risultati di bilancio da parte della società, che ha confermato il momento di crisi che il gruppo di messaggistica sta vivendo dopo aver lanciato un nuovo design della sua APP SnapChat.
L’ondata di sell off è stata scatenata dalle dichiarazioni del gruppo che, nella conference di ieri con gli analisti, ha reso noto di aver sofferto nel primo trimestre del 2018 una perdita per azione di 17 centesimi su base adjusted, in linea con le attese degli analisti di Thomson Reuters.
Il fatturato ha invece deluso l’outlook, attestandosi a $230,7 milioni, rispetto ai $244,5 milioni attesi; deludenti anche gli utenti attivi giornalieri, pari a 191 milioni di unità, rispetto alle 194,2 milioni di unità previste dal consensus di FactSet, con quelli di marzo che sono scesi anche sotto la media trimestrale (sebbene al di sopra dei dati del quarto trimestre del 2017).
L’ARPU (fatturato medio per utente) è stato di $1,21, inferiore agli $1,27 attesi sempre da FactSet. Per non parlare dei prezzi pubblicitari (al netto di quelli delle pubblicità sulla funzione Story), che sono calati nel primo trimestre di ben il 65% su base annua.
Snap ha anche reso noto di prevedere per il prossimo trimestre un rallentamento della crescita annua del fatturato “significativo”, dovuto in parte ai prezzi pubblicitari. Diversi gli analisti che hanno reagito con giudizi negativi sul titolo.