Snam: nel piano 2019-2023 risultati in crescita e più investimenti nella transizione energetica
Snam ha presentato il nuovo piano 2019-2023. Il continuo miglioramento dei risultati dal core business, la visibilità di lungo termine sul contesto regolatorio, la maggiore esposizione alla transizione energetica con le nuove iniziative, la solida performance delle attività internazionali, il focus sull’innovazione tecnologica e il forte presidio di ottimizzazione della struttura finanziaria consentiranno a Snam di ottenere una crescita sostenibile dei principali indicatori, confermando o migliorando i target del precedente piano, con base 2017.
In particolare, nel periodo 2017-2023 è previsto un aumento medio annuo: dell’utile netto maggiore del 4%, confermando il target precedente; dell’utile netto per azione del 5,5% (superando il target di oltre il 5% nel precedente piano); dell’EBITDA di oltre il 3% nel periodo; del dividendo per azione (DPS) del 5% fino al 2022, confermando la politica annunciata l’anno scorso; della RAB tariffaria del 2,5% (in linea con il piano precedente nonostante le assunzioni di minore inflazione), con visibilità di una successiva crescita dell’1% reale al 2030. Il rapporto debito/RAB sarà sostanzialmente stabile, al netto dell’impatto del rilascio, previsto nell’orizzonte di piano, della garanzia pro-quota sul debito di TAP durante il periodo di costruzione del gasdotto. In particolare, al 2023 è atteso un rapporto debito adjusted/RAB incluse consociate al 53%. La guidance sull’utile netto del 2019 migliora a 1.080 milioni, portando la crescita dell’utile per azione a +32% dal 2016.
Per il 2020 Snam si attende un utile netto in crescita a circa 1.100 milioni e un livello di indebitamento a fine anno pari a circa 12,4 miliardi, escludendo l’assorbimento di circolante di natura tariffaria atteso a circa 100 milioni. La RAB per i ricavi 2020 è attesa a circa 20,6 miliardi.