Seduta piatta per Piazza Affari, svetta Diasorin dopo i conti e crolla Cnh Industrial
Piazza Affari riprende fiato dal tris di rialzi di novembre. L’indice Ftse Mib chiude la seduta odierna poco sopra la parità (+0,04%) a 23.373,22 punti, dopo aver toccato ieri un nuovo massimo annuo a 23.436 punti. Prevale la prudenza sui mercati in attesa di sviluppi sul fronte commerciale Usa-Cina. Secondo il quotidiano giapponese Nikkei si rischia di posticipare l’accordo commerciale preliminare, con Pechino che insiste sul fatto che Washington dovrebbe ritirare tutti i dazi imposti sui prodotti cinesi dall’estate dello scorso anno, prima che venga firmata la fase 1 dell’intesa.
A Piazza Affari raffica di trimestrali anche oggi. Il miglior titolo del Ftse Mib è Diasorin (+4%) che ha chiuso i primi 9 mesi del 2019 con cassa record e ricavi e redditività in crescita. Confermata anche la guidance 2019.
Molto comprata (+1,6%) Leonardo che ha annunciato durante l’Air Medical Transport Conference di Atlanta che l’operatore di primo soccorso dello Stato dello Utah, Intermountain Healthcare, aggiungerà un sesto elicottero bimotore leggero AW109 GrandNew alla propria flotta nell’ambito del proprio programma di soccorso sanitario Life Flight.
Bene Prysmian (+1,5%) che ha collaborato con TPG Telecom nella realizzazione del progetto “Ten Gigabit Adelaide” in Australia, una rivoluzionaria rete dati in fibra ottica ad alta velocità appositamente progettata per i grandi utilizzatori di dati in Adelaide.
Termina poco distante dalla parità Fca (+0,1%). Secondo fonti finanziarie citate in un articolo da “La Stampa”, “è previsto oggi il primo incontro a Parigi tra i dirigenti della prima linea dei due gruppi (Fca e Psa) che puntano a raggiungere un accordo definitivo verso i primi giorni di dicembre”.
Tra i più deboli dell’indice principale di Piazza Affari troviamo Poste Italiane (-1,6%) che questa mattina ha diffuso i conti trimestrali, con utili in calo ma migliori del previsto.
La peggiore è Cnh Industrial (-4,2%) che ha alzato il velo sui risultati del terzo trimestre che vedono l’utile netto balzare a 643 milioni di dollari, in crescita del 178,4% rispetto ai 231 milioni dell’analogo periodo nel 2018. Un risultato, precisa la società, che include “un significativo particolare beneficio fiscale”.