News Notizie Notizie Italia Schroders: elezioni italiane non sono fonte di preoccupazione

Schroders: elezioni italiane non sono fonte di preoccupazione

20 Settembre 2022 13:11

Le imminenti elezioni non rappresentano un’importante fonte di preoccupazione.

Così Hannah Piper, gestore del fondo Schroder ISF Italian Equity di Schroders secondo cui la storia mostra che i governi italiani restano in carica in media per meno di 2 anni, come successo sin dalla Seconda Guerra Mondiale. Di conseguenza, la brusca fine del governo di Mario Draghi e la possibilità di un governo più conservatore è stata semplicemente anticipata di un semestre.

“In sintesi, anche se stiamo entrando in una fase di recessione per i prossimi trimestri e la crisi energetica metterà ancora una volta alla prova i cittadini e le imprese italiane (l’Italia è il secondo importatore di gas russo dopo la Germania)” dice l’esperta, “l’economia italiana è meglio posizionata rispetto all’inizio dell’ultimo periodo di recessione (2016-18): lo slancio del PIL è più forte di quello di Germania e Francia grazie al buon lavoro del Governo Draghi, ai fondi nell’ambito del PNRR e al meccanismo della BCE per tenere sotto controllo il costo di finanziamento dell’Italia”.

Infine, Piper ricorda come il mercato azionario italiano, insieme a quello tedesco, è in genere altamente sensibile al punto di flesso del PIL dell’UE: se lo slancio economico della regione dovesse diminuire a un certo punto nel 2023, il mercato azionario italiano sarebbe il meno costoso, il meno detenuto dagli investitori e il più sensibile al raggiungimento del punto massimo della recessione e al miglioramento delle prospettive economiche, conclude.