Scandalo Bio-on: produzione annua PHAs nella realtà era irrisoria (19 tonnellate)
Emergono forti incongruenze delle comunicazioni societarie di Bio-on. Dopo le misure cautelari prese oggi per tre top manager di Bio-on (con gli arresti domiciliari per il fondatore Marco Astorri), il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, ha precisato che dalle indagini è emersa una “difformità sostanziale” dei livelli produttivi che da inizio 2019 era di sole 19 tonnellate del polimero PHAs rispetto alle 1.000 tonnellate di capacità indicate dal management.
L’accusa è di manipolazione di mercato e false comunicazioni sociali.
Giuseppe Amato, nel corso di una conferenza stampa, ha rimarcato che dalle indagini è emersa nei fatti una corrispondenza con quanto comunicato dal fondo Quintessential, che lo scorso luglio ha sollevato il caso Bio-on denunciando una grande bolla, basata su tecnologia improbabile, con fatturato e crediti essenzialmente “simulati” grazie ad un network di scatole vuote.