Salvatore Ferragamo: impossibile valutare impatto coronavirus sul 2020, titolo giù a Piazza Affari
Salvatore Ferragamo riporta una crescita dei risultati nel 2019, nonostante l’ultimo trimestre sia stato impattato negativamente dalle proteste a Hong Kong, ma guardando all’anno in corso non si esprime sul possibile effetto derivante dal coronavirus, in quanto “non è possibile prevederne con un sufficiente grado di attendibilità né la durata, né la portata e conseguentemente valutarne in modo attendibile quelli che possono essere i reali impatti sulla performance e sulla situazione finanziaria e patrimoniale del gruppo”. Al momento quindi, la maison fiorentina conferma la strategia di medio-ungo termine e fa sapere di aver iniziato a porre in essere una serie di azioni concrete, volte a proteggere il gruppo e a mitigare gli effetti negativi, tra cui un efficientamento di tutte le voci di costo e una limitazione degli investimenti nei soli progetti ritenuti essenziali o prioritari.
La notizia non rassicura il mercato. Il titolo si muove in controtendenza a Piazza Affari segnando un calo di oltre 3 punti percentuali in area 10,86 euro, che lo porta sul fondo del listino principale.
Salvatore Ferragamo ha comunque chiuso il 2019 con ricavi pari a 1,38 miliardi, in aumento del 2,3% a tassi di cambio correnti (+1,3% a cambi costanti). L’area Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi, in rialzo dell’1,1%, nonostante la performance del quarto trimestre nell’area abbia continuato ad essere fortemente impattata negativamente dalla difficile situazione geopolitica a Hong Kong, dove le vendite retail sono scese a cambi costanti di oltre il 50% rispetto al quarto trimestre del 2018. L’utile netto di pertinenza del gruppo (escluso IFRS162) è pari a 91 milioni, in crescita del 3,4% rispetto ai 88 milioni dell’esercizio 2018.
Alla luce di questa performance, Salvatore Ferragamo ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,34 euro per azione, in linea con quello dell’anno prima. Se verrà approvato dall’assemblea, convocata per il prossimo 21 aprile, il dividendo verrà posto in pagamento il 20 maggio (data stacco cedola 18 maggio e record date 19 maggio).