Salini Impregilo: ipotesi aumento di capitale di 800 mln per maxi-polo (Il Messaggero)
Potrebbero servire più risorse per realizzare il maxi-polo delle costruzioni e delle infrastrutture che dovrebbe nascere sul salvataggio di Astaldi da parte di Salini Impregilo con il sostegno di Cdp e delle banche. Lo scrive Il Messaggero spiegando che il fabbisogno di capitale per costruire il cosiddetto Progetto Italia potrebbe salire, aggregando altri gruppi a cominciare da Pizzarotti.
Il quotidiano riporta che ci sarebbe stato di recente un nuovo colloquio ad alto livello fra rappresentanti di Cassa e di Salini riguardo alla nuova proposta di dotare il progetto di risorse finanziarie robuste per poter sostenerne adeguatamente l’esecuzione. L’ipotesi sul tavolo sarebbe quella di alzare l’aumento di capitale finora indicato in 600 milioni, anche se l’importo sarebbe ancora oggetto di discussione perché il gruppo industriale leader nelle infrastrutture non condividerebbe le nuove dimensioni.
Con un aumento non più da 600 ma di 800 milioni, scrive Il Messaggero, Cdp sarebbe disposta ad aumentare l’apporto da 300 a 400 milioni, le banche dovrebbero salire da 150 a 200, Salini Simonpietro da 50 a 75 milioni mentre i 125 milioni da offrire al mercato verrebbero garantiti sempre da Morgan Stanley.
Su questi valori, spiega il giornale, Cdp più le banche avrebbero circa il 50% del capitale, diluendo il peso del socio industriale principale. Il rafforzamento della dotazione di capitale serve per aprire a nuovi partner, ad alcune commesse Condotte, a Fincosit fino a Pizzarotti.
Con il gruppo emiliano, secondo Il Messaggero, è tuttora in corso un negoziato sulla base di una valutazione di 400-500 milioni. Pizzarotti potrebbe essere conferita in aumento di capitale a Salini a fronte del quale i soci emiliani avrebbero una quota.