Salini-Astaldi: l’impegno delle banche (Corriere)
Sotto i riflettori fuori e dentro Piazza Affari l’operazione Salini-Astaldi. Una questione che viene affrontata anche da “Il Corriere della Sera” in edicola oggi che scrive: “Un’operazione che, a tendere, varrà 1,5 miliardi di euro. Che rivoluzionerebbe il mercato delle costruzioni in Italia afflitto da una serie di general contractor in stato pre-fallimentare e condizionato dal nanismo dimensionale della gran parte delle imprese”. Entro la data di ieri il Tribunale di Roma attendeva i dettagli del piano di rilancio del secondo costruttore d’Italia. Astaldi verrà ricapitalizzato per 225 milioni da Salini Impregilo, con il supporto degli istituti di credito esposti con il gruppo romano che “hanno accettato – si legge sul quotidiano di via Solferino – un pesante stralcio dei crediti e hanno deciso di convertire la parte rimanente in capitale per consentire il prosieguo dell’attività. Ma l’incorporazione di Astaldi in Salini Impregilo è propedeutica alla costruzione di un colosso delle costruzioni partecipato ipoteticamente anche da Cassa Depositi e da Intesa Sanpaolo, Unicredit e BancoBpm”.