Saipem: ritorno all’utile nei primi 9 mesi, boom di nuovi ordini per quasi 14 mld
Ritorno all’utile per Saipem nei primi nove mesi del 2019 e nuovi contratti in decisa crescita. Il consiglio di amministrazione del gruppo attivo nel settore dei servizi petroliferi, che si è riunito ieri, ha approvato i risultati dei primi 9 mesi dell’anno che vedono un ritorno all’utile per 44 milioni di euro contro la perdita di di 357 milioni al settembre 2018, di cui 30 milioni nel terzo trimestre. La società precisa che le svalutazioni e gli oneri da riorganizzazione sono scesi a 47 milioni contro i 374 milioni nei primi nove mesi del 2018.
Nel periodo gennaio-settembre Saipem ha registrato risultati in crescita sul fronte dei ricavi che sono saliti dell’11,4% a 6,748 miliardi di euro, ma anche dell’Ebitda che si è attestato a 866 milioni (+34,9%) e dell’Ebit che ha chiuso a 402 milioni. Per quanto riguarda il solo terzo trimestre il fatturato si è attestato a 2,23 miliardi e l’Ebitda adjusetd a 293 milioni contro i 2,33 miliardi ricavi e i 287,6 milioni di Ebitda indicati dal consesus Bloomberg.
Nel corso dei primi nove mesi del 2019, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un valore di oltre 13,9 miliardi di euro (6,121 miliardi nei primi nove mesi del 2018). Tra le indicazioni positive anche quelle relative all’indebitamento finanziario netto ante Ifrs16 a 927 milioni, registrando un decremento di 232 milioni rispetto al 31 dicembre 2018. Confermata, infine, la guidance per il 2019 con una previsione di indebitamento netto al di sotto di 800 milioni di euro.