Russia, la Banca Centrale alza le stime di inflazione

La Banca centrale russa ha aggiornato le sue previsioni economiche, innalzando le stime di inflazione per il 2025. Ora si attende un incremento dei prezzi compreso tra il 7% e l’8%, una revisione significativa rispetto alla precedente stima del 4,5-5%. Questo rialzo è principalmente alimentato da un aumento delle spese militari, dalle sanzioni imposte dai paesi occidentali e da una persistente carenza di manodopera, fattori che contribuiscono a spingere verso l’alto i salari.
Nonostante alcuni segnali positivi, come il recente rafforzamento del rublo e la ripresa dei contatti diplomatici tra il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente americano Donald Trump, che avevano alimentato speranze di un possibile miglioramento nei rapporti tra Stati Uniti e Russia, la situazione economica interna rimane complessa. La Banca centrale ha deciso di mantenere il tasso d’interesse al 21%, il livello più elevato degli ultimi due decenni, rendendo difficoltoso per le imprese accedere al credito.
La governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, ha dichiarato che “la pressione sui prezzi rimane elevata e non ci sono ancora segnali di inversione di tendenza”, nonostante si sia osservato un lieve rallentamento dell’inflazione nei primi mesi dell’anno.