Roma trainata dal terziario, ma timori sul futuro – Confcommercio
Il sistema economico di Roma è trainato dal terziario ma tra gli imprenditori c’è paura per il futuro e si combatte contro abusivismo, burocrazia e pressione fiscale. E’ ciò che emerge dalla ricerca condotta da Confcommercio Roma, in collaborazione con Format Reserch. Nella Capitale le imprese che si occupano di turismo, servizi e commercio rappresentano l’86,3% del tessuto imprenditoriale e, nel 2017, registrano un saldo di crescita positivo, sebbene leggermente minore a quello nazionale. Più bassa rispetto alla media italiana anche la fiducia degli imprenditori che si ferma al 38,1% rispetto al 42%. Riguardo le aspettative future, il 65,8% degli imprenditori del terziario romano è convinto che nei prossimi anni l’Italia sarà un paese fortemente impoverito mentre il 58% pensa che la voce degli italiani non sarà ascoltata dalle istituzioni. La paura per il futuro è ancor più evidente se si considera che solo il 33% delle imprese romane ha effettuato investimenti negli ultimi due anni e soltanto il 28,1% lo farà nei prossimi due. Anche l’accesso al credito è stato effettuato in prevalenza per la liquidità (59,7%) e meno per gli investimenti (18%). Ad alimentare questo clima di sfiducia ci sono tre ostacoli considerati determinanti per gli imprenditori del terziario romano e cioè la pressione fiscale (90,1%), la burocrazia (85,3%) e l’abusivismo (84,6%).