RBA lascia tassi invariati all’1,50%. Comunicato dovish: taglio tassi dopo elezioni?
La Rba (Reserve Bank of Australia) ha annunciato di aver lasciato i tassi di interesse invariati all’1,50%.
Dal comunicato emerge che la banca centrale ha notato che “l’inflazione del trimestre terminato a marzo si è confermata notevolmente più bassa delle attese”; che è necessario un ulteriore miglioramento nel mercato del lavoro, affinché il target di inflazione venga centrato; che l’incertezza sui fondamentali domestici rimane, in particolare sulla componente dei consumi delle famiglie e sui prezzi delle case, che stanno scendendo”.
In generale, “le condizioni del mercato immobiliare rimangono deboli”.
L’RBA prevede che il Pil australiano salirà del 2,75% nel 2019 e nel 2020, e che il tasso di inflazione si attesterà all’1,75% nel 2019 e al 2% nel 2020.
La banca centrale fa notare anche che il dollaro australiano oscilla nella parte bassa di uno stretto trading range e che “l’outlook sull’economia globale è ragionevole, ma i rischi sono orientati al ribasso”.
Positiva la reazione del dollaro australiano, salito al massimo intraday di 0,7048 rispetto ai 0,7000 precedenti l’annuncio dell’RBA, nei confronti del dollaro Usa. Da segnalare che la valuta è rimbalzata proprio perché l’RBA ha lasciato i tassi invariati.
Tuttavia, visti i toni più negativi rispetto al comunicato precedente, diversi analisti affermano che un taglio dei tassi è a questo punto quasi inevitabile e che avverrà dopo le elezioni federali australiane, che si terranno sabato 18 maggio per rinnovare il 46esimo Parlamento della nazione.