News Notizie Dati Bilancio Italia Ratti Società Benefit: ricavi toccano quota 39 mln nel I semestre, ulteriore miglioramento degli indicatori di redditività

Ratti Società Benefit: ricavi toccano quota 39 mln nel I semestre, ulteriore miglioramento degli indicatori di redditività

26 Settembre 2022 14:49

Ratti Società Benefit ha chiuso il primo semestre dell’anno in corso con ricavi pari a 39 milioni di euro, +15% rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio, grazie a un aumento diffuso in tutte le aree di business. Le vendite per area geografica evidenziano la crescita dei ricavi nei paesi Europei (+28,7%) e nell’area Usa (+95,9%). In leggera flessione le vendite relative al mercato Italia (-4%). L’Ebitda dei primi sei mesi del 2022 è pari a 1,2 milioni, +1,1 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente ed una incidenza percentuale sui ricavi del 3,1% (0,2% nel primo semestre 2021). L’incremento della redditività è legato, oltre che ai maggiori valori di ricavi, anche al miglioramento delle performance delle marginalità.

L’Ebit, negativo per 0,9 milioni, migliora di 1 milione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (negativo per 1,9 milioni).

Scontate le imposte di competenza, il risultato netto di periodo, pur negativo per 0,9 milioni, riporta un sensibile incremento di 0,8 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (negativo per 1,7 milioni).

La posizione finanziaria netta passa da 0 milioni al 31 dicembre 2021 a -0,6 milioni al 30 giugno 2022, dopo aver distribuito dividendi per 2,7 milioni.

Per quanto riguarda il futuro, “La progressione degli ordini ad oggi sta mantenendo un andamento positivo con un incremento superiore al 20% rispetto agli stessi mesi dell’esercizio precedente” si legge nella nota, che prosegue “pur non prevedendo per l’esercizio in corso impatti negativi significativi sui risultati del Gruppo legati agli aumenti delle materie prime e delle energie, ciò non di meno l’elevata incertezza sull’evolversi della situazione geo-politica e sulle possibili ripercussioni a livello macroeconomico mondiale suggerisce un moderato livello di prudenza”.