Progetto Italia, tra Cdp e Salini prima intesa sulla governance (Il Sole 24 Ore)
Il Progetto Italia, ossia la realizzazione del maxi polo delle costruzioni che passa dal salvataggio di Astaldi e che è stato promosso da Salini Impregilo, potenzialmente in asse con Cdp, compie un altro passo avanti verso il buon fine dell’operazione. E’ quanto riporta Il Sole 24 Ore, facendo riferimento a una prima bozza di massima su quello che potrebbe essere il futuro assetto di governance della realtà aggregata.
“In particolare, si sarebbe stabilito che a Salini Impregilo continuerà a fare capo la nomina dell’amministratore delegato e del general manager, mentre Cdp potrà esprimere il presidente. Candidato, quest’ultimo, che dovrà però emergere da una lista alternativa rispetto a quella dell’azionista di maggioranza (Salini) e che la Cassa dovrà presentare in assemblea per sottoporla al voto del mercato”.
Il ruolo di amministratore delegato sarebbe riservato al numero uno di Salini-Impregilo, Pietro Salini.
Ci sarebbero ancora alcuni temi di discussione, in particolare sulla ripartizione dei posti in consiglio di amministrazione e su chi guiderebbe il comitato all’interno del board, “che avrebbe poteri di indirizzo strategico e gestionali non consueti e forse non facilmente conciliabili con le regole di governance che il mercato richiede a una società quotata in Borsa”