Popolare di Bari, Bankitalia: ‘con liquidazione impatto assai rilevante su economia e risparmio locale’
“Nell’ipotesi in cui si dovesse pervenire a uno scenario liquidatorio con rimborso dei depositanti (senza cessione di attività e passività ad un altro intermediario), le ricadute del dissesto sarebbero assai rilevanti, sia sul tessuto economico sia sul risparmio locale”. E’ quanto si legge nella nota con cui Bankitalia ricorda l’attività ispettiva e di controllo che in questi ultimi anni ha continuato a esercitare verso Popolare di Bari, in risposta alle polemiche sulla sua attività di vigilanza, insieme a quella della Consob.
“La liquidazione – afferma Bankitalia -implicherebbe innanzi tutto l’azzeramento del valore delle azioni che esacerberebbe il contenzioso legale con i soci, già elevato a motivo delle modalità di collocamento degli aumenti di capitale 2014-15 (€550 mln, quasi integralmente sottoscritti da clientela al dettaglio), ritenute dalla Consob non coerenti con la normativa sui servizi di investimento e da essa sanzionate. Subirebbero la stessa sorte anche i prestiti subordinati (ca. €290 mln, di cui €220 mln collocati a clientela al dettaglio)
Sulla base di prime stime, verrebbero inoltre colpiti integralmente i creditori chirografari e i depositi eccedenti i 100.000 euro non riconducibili a famiglie e piccole imprese, con il rischio che siano colpiti, in quota parte, anche quelli superiori a 100.000 euro facenti capo a tali ultimi soggetti”.
Il CdM ha dato ieri sera l’ok a un decreto che salvi Popolare di Bari con aiuti da 900 milioni di euro.
Se ci fosse invece una liquidazione, ha avvertito Palazzo Koch, le conseguenze sarebbero drammatiche:
“La cessazione dell’attività della banca implicherebbe il blocco dell’operatività con forte pregiudizio della continuità di finanziamento di famiglie e imprese; gli impatti sul territorio sarebbero considerevoli, anche alla luce della cospicua quota degli impieghi erogati dalla BPB nelle regioni di insediamento (come detto, pari al 10%). Anche gli impatti occupazionali (circa 2.700 dipendenti) sarebbero rilevanti e difficilmente assorbibili dalla debole economia locale. La crisi della BPB potrebbe inoltre incrinare la fiducia dei depositanti di altre piccole banche locali, innescando un effetto contagio”.